mercoledì, ottobre 05, 2011

delle stanche stanze e nuove abitudini

Sempre ritorno alle mie vecchie letture quando ho bisogno di un conforto.
Sì...un conforto che aiuti le mie oramai vecchie orecchie a riposarsi.
Come ci si sente antichi davanti alla furia accecata dei nuovi aspiranti poeti.
Come ci si sente inadeguati di fronte a fatti provocati dall'apparire senza la minima
volonta di essere.Scappo nelle stanche stanze che sempre mi ricordano gli errori e
le mie secolari mancanze.Che atroce delirio provoca la parola quando nel ghiaccio
alberga il cuore collettivo dei rancorosi sapienti del moderno.
Non mi lasciano il tempo di un respiro, mi spingono in direzioni che non sono
e confondo la mia con quella collettiva, ma poi sento rumore di catene.
La mia coscienza spaventata ritorna sempre .In serenità piena di disagio
stanca morta,trafitta dai dubbi e dalle solite incertezze,lascia che le stanche stanze
ridiano a mente e corpo il vecchio entusiasmo della grande immobilità.
Del dolce non agire che muove qualsiasi cosa appartenga a questo universo.

Nessun commento: