venerdì, aprile 20, 2012

DOCUMENTO D' INTENTI

                         

           L’installazione  l’oggetto o la trasformazione del…….




“Quando si ravvisa in un oggetto la raffigurazione esteriore di un archetipo
il cuore è scosso e la memoria dell’Origine ridestata”

                                                                                                   (  Plotino (II,9,16)


                                                                     


La idea di fare installazioni sensoriali viene da la necessità di dare nuovo
sviluppo alle classiche scenografie teatrali e soprattutto rafforzare nel
teatro sensoriale la parte visiva con immagini che creino una risonanza
senza essere invasive o prevaricanti.
La scelta dei materiali poveri o cosiddetti di riciclo è quasi obbligatoria.
L’organicità di un pezzo di legno vissuto, di ferro arrugginito,di cartone
usato,hanno  una memoria che si avvicina al proposito del trovare in essi qualcosa che muove memoria appunto ma anche un riscontro con l’archetipo.
Le avanguardie del novecento e molti artisti contemporanei usano 
Materiali di riciclo o addirittura il cosiddetto “rifiuto urbano”.
Dai cubi di automobili dei noveaux realiste ai cartoni di Rauschemberg
al circo di Calder e altri oggetti,l’arte usa anzi riusa materiali
che la società scarta.
La mia idea rispettando il lavoro di questi grandi artisti è continuare in una ricerca  personale dove l’oggetto abbandonato deve avere  una sorta di richiamo e non necessariamente lo uso tal quale ,magari lo ri-lavoro.
Non è importante per me che sia evidente che il ferro usato l’ho trovato
 in un cassonetto come non ne nascondo l’origine.
E’ quello che quel materiale risveglia che mi interessa.



                                                            Waba-sabi

Come nella cultura giapponese del Waba-Sabi  lo spessore
è dato dalla  naturalità dell'opera creata.
Il grande esempio di questa filosofia è la Cerimonia del Tè e del
racconto che ne fa un grande maestro di cerimonie:" Che invitato
dall’imperatore si rifiuta di celebrare perché le tazze il tavolo
e gli altri oggetti del rituale sono nuovi e preziosi e lui reclama
la Tradizione vale a dire la tazza anche sbeccata ma che toccandola
E guardandola ti “muove” qualcosa.
Insomma ha il waba.sabi                              .(Estetica del Vuoto- Giangiorgio Pasqualotto).

"ti porgo la cima di una corda d'oro
tu avvolgila in un gomitolo
ti condurrà
alla porta del cielo
costruita nel muro di Gerusalemme
                                                                     (Blake)


La natura (quella natura) per trovare la quale occorre mandarne in frantumi tutte le forme.
Il calco di gesso di un uomo non è opera d'arte.
Mentre la rappresentazione di un uomo montato su ruote,
laddove la verosimiglianza avrebbe richiesto dei piedi,
può essere una "imitazione" perfettamente adeguata,
secondo verità.
Simbolismo adeguato l'arte è iconografia. Equiparare l'amore
per l'arte , all'amore per le belle sensazioni,significa far della
opera d'arte una sorta di afrodisiaco.                                                
                                                                             (Elemire Zola)


La ricerca si sviluppa su queste strade irte e cammini scoscesi
Il risultato non è sempre quello voluto... ma.... la necessità ci spinge.........
 cercare cercando ....cercare...........