mercoledì, gennaio 30, 2008

La musica indiana

La dottrina indiana afferma che nelle
estasi dell'amore e dell'arte possiamo
già ricevere un accenno di redenzione.
Questa teoria è anche la katharsis dei
Greci e si ritrova nell'estetica dell'euro
pa moderna quando Goethe dice:

Poichè chi percepisce la bellezza cercata
in ogni epoca è liberato da sè stesso.

L'esperienza della contemplazione
estetica ci dimostra che il paradiso è
una realtà.
In altre parole, gli effetti di un canto
nell' operare semplici miracoli sono di gran lunga inferiori agli effetti che esso
esercita sulla nostra interiorità.
Il cantante è ancora un mago e il canto è un rituale,una cerimonia sacra,un'ordalia destinata a fermare quella ruota dell'immaginazione
e dei sensi che è la sola cosa ad impedirci il contatto con la realtà.
Ma per raggiungere questo scopo l' ascoltatore deve collaborare con il musicista abbandonando
la volontà e riconducendo il proprio pensiero irrequieto a un singolo punto di concentrazione:
non è questo il tempo o il luogo opportuno per la curiosità o per l'ammirazione.
Il nostro atteggiamento nei riguardi di un' arte sconosciuta dovrebbe essere immune dal
sentimentalismo o dal romanticismo, poichè essa non ci porta nulla che non abbiamo già con noi
nei nostri cuori: la pace dell' Abisso presente in ogni arte è una sola e la medesima, che la si trovi
in Europa o in Asia.

(tratto da la danza di Shiva di Ananda K. Coomaraswamy )

lunedì, gennaio 28, 2008

Sombras


tambores
drums tamburi
sonido sound suoni
sombras shadows ombre
no veo bien i not see very wheel
non vedo molto bene
I lissen eschuco ascolto
words palabras parole
lost perdido perso
no quiero hablar nunca mas
non voglio parlare mai più
I want talk no more
quiero solo eschucar
voglio solo ascoltare
ascoltare senza vedere troppo bene
vedere le ombre e ascoltare

domenica, gennaio 27, 2008

A proposito del TAO


"L'oriente abolisce quella contrapposizione
che l'occidente non può impedirsi di stabilire tra l'anima e il corpo,tra la causa e
l'effetto,il motore e la macchina, il Destino e l'uomo,Dio e la creatura.
In quella unità inscindibile fondata sul
principio di contraddizione,il Destino non ha
ragione di essere,l'uomo non è più una
marionetta tra le mani della divinità,
il dentro non determina più il fuori."
Roland Barthes

giovedì, gennaio 24, 2008

Punto di vista



LE TEATRE TRAGIQUE A LE GRAND INCONVENIENT MORAL
DE METTRE TROP D'IMPORTANCE A LA VIE ET A LA MORT .

The trouble whit tragedy is the fuss is makes
about life and death and other tuppenny aches.

L'inconveniente del teatro tragico
è che fà un bel casino
su vita e morte e su qualsiasi misero
insulso dolorino.

Samuel Beckett (Y los ademas de teatroscarno)







martedì, gennaio 22, 2008

The coming of wisdom with time


Though leaves are many,the root is one;
through all the lying days of my youth
I swayed my leaves and flowers in the sun;
now I may writer into the truth.


William Butler Yeats





(AVVENTO DELLA SAGGEZZA COL TEMPO
Unica è la radice a molte foglie
nella menzogna della prima età
volgevo fiori e fronde incontro al sole;
voglio appassire nella verità)

lunedì, gennaio 21, 2008

Da una idea sul Don Quixote

Esce Pancho a sipario chiuso (il sipario è una tela dipinta) con una piccola luce che si punta sulla faccia
lascia il suo fare misterioso e dice:

"come un pesce in una carreggiata arida
và ancora in cerca di una brocca d'acqua.
Così un uomo comune ha perso la sua vera
casa e inconsapevolmente persegue la via"

Parte un tango (tango delle capinere nella versione
ironica di Fred Buscaglione)
si apre il sipario e ci sono i disegni ripetuti sul fondale ma questa volta sono ombre riprodotte.
vediamo Sancho e Quixote su due rudimentali biciclette
pedalando in loco (tipo cyclette).
La musica prosegue e si mescola a un rumore lento ma definito di zoccoli di cavallo.
A questo punto mentre la musica termina Sancho rivolto a Quixote dice:

Signore,la tristezza non è fatta per le bestie,ma per gli uomini.
Però se ne soffrono molto diventano bestie.
(Si ferma fà un cenno e gli zoccoli che erano rimasti da tappeto se ne vanno via e poi riprende cambiando
tono)
Si riscuota la signoria vostra e rientri in sè e prenda la briglia in mano.
Si rianimi si svegli dimostri quella gagliardia che conviene abbiano i cavalieri erranti.

Don quixote si ferma di pedalare.Scende dalla bicicletta e inizia:

Caro Sancho fosse facile....
si dice che quando 3 forze si uniscono si può parlare di "trasformazione".
Io..... non.... non riesco a unirle soo ancora lontano dalla corrispondenza
tra cuore e mente.

Si udono dei rumori misti a una musica voci che cantano uno strano ritornello.
La musica ora è più forte Mozart (non ho specificato quale...)

Entra il carretto

Don quixote con un urlo interrompe la ronda del carretto sul palco e anche la musica se ne và.

Qui gli appunti continuano ma sono adesso battuti a macchina:
Quello riportato qui sopra era a matita lo pubblico per evitare che si cancelli.

BOzZe ROzSE














3metrix6
3 corpi si dilatano perdendo
sensualità e carnalita.
Tolto almeno "nell'idea" l'Ego
Ci si incammina verso una immagine
più "spirituale" come la 4 figura
da ad intendere (mas o menos)

venerdì, gennaio 18, 2008

Per la via

Non è rumore che risuona nella strada

egofonia

Non è un emboterio
c'è chi cerca
chi coglie
chi prende

c'è chi semplicemente avanza camminando

per la strada che
sembra a lui
andargli incontro

giovedì, gennaio 17, 2008

Quando si perde il gioco..si perde il rituale

Ci siamo dimenticati che prenderci sul serio
fà male.
Ci siamo dimenticati dei nostri momenti ludici
Ci siamo dimenticati che qualsiasi nostra
creazione è qualcosa che la spontaneità ci ha
regalato.Così continuiamo a prenderci sul
serio a elaborare le nostre teorie, a guardarci
allo specchio e vederci una "Canna pensante"(Adorno) e vederci un artista.
Lo specchio è bugiardo perchè lì noi dovremmo
incontrare L'Altro. Da questo nascono le rigidità,
le presunzioni, i convincimenti, le bugie verso noi stessi. Personalmente preferisco avere poche regole nelle quali portare avanti il gioco.
Giocare con serietà ma solo all'interno di questo gioco senza fini prefissi se non quello di nutrirsi gioiosamente senza mai prendersi troppo sul serio anche in virtù di buoni risultati.
Allora solo allora trovo il rituale vicino alla mia essenza ,quello che mi aiuterà a vivere migliorandomi come uomo sopratutto e quindi come artista.

venerdì, gennaio 11, 2008

La fuori nei boschi


Ci sono opere bellissime nella pineta di Marina di Vecchiano.

ci sono albericurvi e cespugliorgogliosi che visti al tramonto,

sembrano le figure umane del vecchio maestro e il suo allievo.

C'è una siepedrago ramirottiserpenti e via via così.

Bello è nel silenziomirarli e notare le differenze, che la luce

la grandemadre dell'evocazione,produce nelle orechepassano.

Voglio stare lì muoverelecose con umiltà.

Ramiserpenti e pinimaestri voglio scolpire in silenzio piano

piano senzadisturbare il lento andare dellecose.

Voglio tornarci a distanzaditempo e vedere le cose che hanno

cambiato aspetto perchè il tempo le ha riscolpite.


(le parole attaccate sono cosi. perchè solo così hanno

senso per l'autore)