"tutto è sotto controllo la mano
si fa pesante ......
sociale sociale tutto da cambiare.....
mentre le menti si rompono le dita vecchi marpioni fanno la storia"
(Kritica 1989)
Vado fuori di tendenza
ritrovo suoni che battono come lingue nervose
non trovano le parole
"Il sociale impone un linguaggio nuovo il soggetto lo articola con balbuziente disordine"
(Kritica 1990)
ricordi che di rimando rimbalzano sui primi
aborti di graffito seppelliti dalle autorità
locali sotto una coltre di pietre e cemento
offerti dallo sponsor.
Il libro del che fare appoggiato sulla mensola dei grandi muratori di spazi
Non c'è da stupirsi la verità latita si potrebbe fare della facile ironia
ma il tormento è saperli ancora in auge
pronti con calce e martello con falce e righello con cemento
a pronta presa e cervello a larga intesa.
Chi te lo ha fatto fare? Chiederebbe qualcuno che non sbilanciandosi
sta tutto da una parte.
L'arte del ben servito aiuta a ripulire gli attrezzi e gratifica vedersi
in cima e sentirsi di base almeno nei discorsi trascorsi tra un festival
e l'altro adescando la figlia del mercante per far si che tutte le cose tornino
al proprio posto e i danari a casa di babbo il banchiere dei poveri.
Non c'è da stupirsi in tutto questo rumore in tutto questo dolore urla di silenzio ritmi rallentati
ascolti frammentati sono sicuramente una umile risposta convincente
sudando parole che non vogliono oramai più uscire
"Linee di fuga ci vogliono linee di fuga
Nel microcosmo delle tribù il potere
s'allenta si controlla si annienta"
(linee di fuga del gruppo Kritica tratto dal loro vinile
Infelici Microcosmi
cantato nei concerti)
Nel microcosmo delle tribù il potere
s'allenta si controlla si annienta"
(linee di fuga del gruppo Kritica tratto dal loro vinile
Infelici Microcosmi
cantato nei concerti)
